02 Aprile 2021
Sole, giornate che si allungano, voglia di uscire… provate anche voi tutte queste sensazioni? Bene allora seguiteci in questa nuova avventura alla scoperta dell’Oasi WWF Valle Averto! L’Oasi si trova nel Comune di Campagna Lupia lungo la S.S. 309 Romea tra Venezia e Chioggia e normalmente le visite guidate sono di circa 2 ore.
Prima di partire, però, è importante che voi sappiate che quest’Oasi ha già un primato: è l’unica valle da pesca protetta di tutta la laguna di Venezia!
Grazie a questa forma di tutela e alla tipologia di ambiente (presenza di acqua dolce e salmastra) in questo angolo di mondo si garantisce una significativa varietà ambientale, fondamentale per lo svernamento degli uccelli acquatici e la nidificazione di molte specie tra cui: falco di palude, volpoca, cavaliere d’Italia, avocetta, sterna comune, nitticora e tarabuso.
Valle Averto: alla scoperta della vallicoltura
L’Oasi naturalistica di Valle Averto si estende per 200 ettari nella Laguna Veneta ed è completamente gestita dal WWF.
Questo ambiente, unico nel suo genere, sorge su una delle zone umide lagunari utilizzate per la vallicoltura, una particolare forma di allevamento estensivo di pesci.
L'utilizzo dell'uomo di alcune zone umide presenti lungo la fascia costiera della nostra penisola, infatti, è noto fin dai tempi dei tempi. Nell'Adriatico settentrionale ciò si è particolarmente sviluppato e caratterizzato nella cosiddetta "vallicoltura": una particolare forma di acquacoltura esclusiva delle "valli da pesca".
Questa particolare “arte” di allevamento-pesca è praticata da tempo immemorabile. Secondo alcuni studiosi deriverebbe addirittura dalla trasformazione dei vivai di pesce romani! Molte testimonianze, infatti, risalgono ai manufatti utilizzati proprio per conservare vivo il pesce ritrovati in alcune zone archeologiche dell'alto Adriatico.
Solitamente ogni Valle viene organizzata al suo interno con diverse strutture come ad esempio:
Il casone di caccia: dimora temporanea del proprietario e dei suoi "ospiti" usata soprattutto durante la stagione venatoria. Solitamente rappresentava la dimora “delle vacanze in Valle” del proprietario. La maggior parte dei casoni di caccia, quindi, si presenta molto appariscente e affascinante, quasi a voler imitare le più grandi dimore cittadine.
Il casone di pesca: luogo dedicato al personale che opera nella valle, spesso utilizzato come deposito per i materiali e le attrezzature necessarie per la pesca. Rispetto al maestoso casone di caccia quello di pesca è ben più modesto e· risulta, normalmente, costruito nella più classica tipologia lagunare veneziana cioè con l'aggiunta del caratteristico "foghèr alla vàlesàna" (particolare tipo di camino).
Le peschiere e i gorghi di sverno: fosse e canali profondi che fungono da vivai del pesce di valle, soprattutto branzini ed orate, durante i periodi invernali.
Il canale circondariale: profondo canale, indispensabile per la gestione ittica, che alimenta rapidamente tutto il perimetro della valle.
Il canale "sbregavàlle": canale molto profondo e collegato ai punti di cattura finale del pesce, cioè al colaùro e ai lavorièri.
Le chiaviche maestre: punto di prelievo principale delle acque salmastre lagunari.
Le paratie o chiaviche interne: manufatti fondamentali alla regolazione dei flussi, la salinità ed i livelli delle acque.
I "traghèti": punti di passaggio forzato delle acque dedicati alla la gestione idraulica e alla eventuale cattura e selezione del pesce;
I "bùsani": prese d'acqua dolce. Si tratta di aperture realizzare tra gli argini della valle e quello di un corso d'acqua dolce per mescolare l’acqua da utilizzare nelle peschiere.
Flora e fauna
All’interno di questa magnifica Oasi troviamo numerosi habitat, la cui notevole diversificazione è soprattutto legata al gradiente salino, alle diverse quote del suolo e alla natura del substrato. Tutta questa alchimia naturale contribuisce allo sviluppo di una flora ricca e variegata fatta di salicacee, boschi igrofili, olmi, farnie e frassini, giunchi, orchidee, siepi di ligustro e biancospino, rosa canina e tamerice, la salicornia e l’astro marino… sono talmente tante le bellezze che ci regala in questo spazio la natura che dovremmo stilare un elenco infinito. Tra le chiome di questi meravigliosi pioppi neri, si trovano le piccole torrette di avvistamento per l'osservazione della ricca avifauna locale (birdwatching). Si calcola che ci siano circa 15.000 esemplari di magnifici uccelli a sorvolare l'oasi. Stiamo parlando di 214 specie ornitiche recensite!!! Passeggiando da queste parti durante la primavera possiamo avvistare, ad esempio, l’airone rosso, il fistone turco, il falco di palude, il cavaliere d’Italia e il martin pescatore. Se invece siete amanti delle escursioni invernali questo tour vi permetterà di scovare l’airone bianco, il cinerino, la poiana e l’aquila di mare.
Non vi piace camminare con il naso all’insù… nessun problema la fauna "di terra" non è meno meravigliosa. Nei boschi dell’Oasi WWF di Valle Averto sono state censite 25 specie di mammiferi: la donnola, il tasso, la volpe e la faina quì sono di casa. E, se proprio amate l’avventura, dovete sapere che sono 9 le specie di rettili che vivono in questo territorio (tra cui le testuggini di palude), e 8 quelle di anfibi (ad esempio la Rana di Lataste). Di pesci ne abbiamo parlato all’inizio e per amore di cronaca vogliamo farvi sapere che in queste acque vivono ben 25 specie ittiche diverse... Ah dimenticavamo, per non farvi mancare proprio nulla nell’Oasi WWF Valle Averto sono state individuate anche alcune specie endemiche tra gli invertebrati!!!
Cosa possiamo aggiungere per descrivere la magia di una gita in questi luoghi? Siamo convinte di aver stuzzicato la vostra fantasia e voglia di avventura, non vi resta altro da fare che contattarci per pianificare la vostra prossima escursione alla scoperta dell’Oasi WWF Valle Averto.
A prestissimo!!!